Data evento: 
06/05/2017
Nel 450° anniversario dalla nascita, l’Associazione Musica Venezia diretta da Roberta Reeder promuove il “Festival Monteverdi di Venezia 2017” per rendere omaggio a uno dei più grandi compositori di musica barocca, nella città che lo ha visto maestro di cappella per oltre trent’anni e dove si trova sepolto nella Basilica dei Frari.

Il Festival Monteverdì di Venezia 2017 si aprirà il 3 maggio con la conferenza “Monteverdi a Venezia” all’Ateneo Veneto, dove Marco Bizzarini, dell’Università di Padova e collaboratore dell’Istituto di studi vivaldiani della Fondazione Cini, evidenzierà le relazioni tra il clima culturale veneziano dell’epoca e l’arte compositiva di Monteverdi.
 

Il concerto  “Musica d’amore”, si terrà a Palazzo Grimani il 6 maggio,  alle ore 17.00 è interamente dedicato alla musica profana del compositore con gli 

Scherzi musicali e il Libro VII dei Madrigali

Roberta Andalò, soprano 
Giovanna Bragadin, contralto
l’Ensemble Musica Venezia che eseguirà inoltre musiche strumentali di M. Uccelli, B. Marini, e S. Rossi. 

Il numero di posti disponibili è limitato, si consiglia la prenotazione.
L’evento è compreso nel costo del biglietto d’ingresso al museo.

Info e prenotazioni: tel. (+39) 041 2411507

 

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Per ulteriori informazioni: pm-ven.grimani@beniculturali.it

Sito web istituzionale: www.polomuseale.venezia.beniculturali.it

Sito web del museo: www.palazzogrimani.org

 

Museo di Palazzo Grimani
Castello 4858 - Ruga Giuffa
30122 Venezia

Tel.: 041 2411507

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Tra le figure più grandi nella storia della musica, Monteverdi compie una rivoluzione nella musica barocca, supera la polifonia  della ‘Prima prattica’ e sviluppa nelle sue geniali composizioni tutte le potenzialità della “Seconda pratica”, uno stile musicale teorizzato nell’ultimo quarto del secolo XVI a Firenze dai letterati e musicisti della Camerata fiorentina che si ispiravano alla musica greca antica. La semplice e chiara monodia viene così contrapposta alla polifonia che si era affermata per lungo tempo con la sua complicata tessitura composta da intrecci di diverse melodie, tanto da rendere quasi incomprensibili i testi. Un profondo cambiamento che risente del clima degli anni in cui in Italia anche Galileo aveva fatto la sua rivoluzione nel campo della scienza.
Prima a Mantova, poi a Venezia, dove arriva nel 1613 quando ottiene l’incarico di maestro di cappella di San Marco, ruolo che terrà fino alla morte nel 1643. Nella città lagunare, dove nel 1632 viene ordinato sacerdote, Monteverdi scrive innumerevoli composizione sacre non soltanto per San Marco ma anche per altre chiese, come la Messa per la fine dell’epidemia a Venezia, del 21 novembre 1631 e la Selva morale e spirituale del 1640. Tra le musiche profane compone negli stessi anni  i Libri VI, VII e VIII dei madrigali e le due magnifiche opere, Il ritorno di Ulisse in Patria e l’Incoronazione di Poppea.  Sempre a Venezia, gli viene commissionato da Girolamo Mocenigo per il Carnevale del 1624 Il combattimento di Tancredi e Clorinda su testo della Gerusalmme liberate di Tasso, che viene eseguito  nel Palazzo Dandolo, oggi l’Hotel Danieli.

Per informazione: www.musicavenezia.org